mercoledì 28 aprile 2010

gyros

Oggi ho mangiato di nuovo la pita gyros.


che bontà!

centomila volte meglio di un kebab (e senza dubbio anche più sano).
Mi piace un sacco sentire il sapore dello yougurt, chiamato tzatziki (τζατζίκι), che mettono dentro.
ha un certo chè.... che ci sta proprio bene!

uhm... un giorno dovrò esplorare anche la cucina greca

martedì 27 aprile 2010

Patate con lo speck

Beh, perchè parlare sempre di dolci?

in cucina ci sono tante altre cose che si possono fare.
Ecco una ricetta semplice semplice.

Ingredienti per una persona:
due patate piccole
un po' di speck (diciamo all'incirca un pugno di speck a dadini).

Innanzitutto, se non avete lo speck tagliato a dadini, prendete e tagliuzzatelo.
Prendete le patate, pelatele e lavatele.

A questo punto, io consiglio di fare in questo modo. Invece di tagliare le patate a dadini, prendete il pelapatate (io non uso quello con l'impugnatura a mano) e tagliate a striscioline fini le patate.

Mettete tutto in un pentolino (antiaderente) con un goccio d'olio (mi raccomando, sennò si attacca), un po' di sale e un po' di origano. Accendete il fuoco e mettete a scaldare con il pentolino coperto da un coperchio.
Dopo qualche minuto, aggiungete lo speck e mescolate.
Lasciate cuocere in questo modo per un po' di tempo (un quarto d'ora circa) e mescolate ogni 5 minuti c.a.

Infine... buon appetito!

sabato 24 aprile 2010

Praline di cioccolato e pistacchio

Oggi ho fatto delle praline di cioccolato e pistacchio.

So che alcune non si presentano molto bene, ma posso assicurare che sono davvero buone!

Per fare queste praline abbiamo bisogno di alcuni ingredienti:
(dose per 48 praline)
600g di cioccolato bianco (rettifico, 300 g bastano)
200g di cioccolato fondente
200g panna da montare
60g di pistacchi
40g di mandorle
un sac à poche
e una buona dose di pazienza.

Prepariamo la base
Per preparare la base, temperiamo la cioccolata bianca e tagliamo dei quadrattini 6x6cm di carta forno. Arrotondiamo i quadrattini su un qualcosa di tondo (tipo la parte finale del mattarello) in modo che i pezzettini prendano una forma quasi a "semiuovo".
Intingiamo i pezzettini di carta forno nella cioccolata bianca e poniamoli a riposare in frigo.

Data la quantità esigua che si andrà a depositare sulla carta forno, ripetiamo il procedimento un'altra volta. Infine poniamo il tutto in frigo per un'oretta.

Staccare la carta forno.
Potrà sembrare una cosa molto facile da fare, ma staccare la carta forno dalla cioccolata bianca non è per niente banale. Innanzitutto, non toccate la cioccolata con le mani.
Prendete uno degli stampini appena fatti. prendete un lembo della carta forno e con il manico di un cucchiaino posto al centro dello stampo, fate leggermente leva per togliere la carta forno. se la cioccolata e` fredda, si toglierà senza problemi.
In questa operazione dovete avere molta cura e molta calma, altresì rischierete di rovinare il tutto!


Crema per le praline.
Temperate il cioccolato fondente e poi unitevi la panna. mescolate finchè non si creerà un composto ben addensato e un po' spumoso; mettete il tutto in frigorifero per una decina di minuti.
Prendete la crema e montatela con uno sbattitore. Quando sarà montata, incorporatevi (io l'ho fatto con lo sbattitore acceso) le mandorle e i pistacchi triturati.

Finitura.
Quando sarà tutto ben amalgamato, prendete il sac à poche ed infilatevi la crema ottenuta. Riempite le basi di cioccolato bianco usando il sac à poche.
Effettuate eventuali correzioni sulla distribuzione della crema il prima possibile: essa infatti tenderà a "seccarsi" velocemente rendendo impossibile una correzione successiva.
Come decorazione ultima, potete mettere dei pistacchi tagliati in due o tre parti sopra la pralina appena creata.


ps: ho inserito anche le foto dei cioccolatini ripieni ;-)

giovedì 22 aprile 2010

Negozio di cucina giapponese

Sono svariati giorni che passo davanti sempre ad un negozio di prodotti asiatici.
All'inizio ci passavo davanti e mi voltavo solo a guardare di sfuggita la vetrina.

Da un po' di tempo ho preso l'abitudine di passare e fermarmi a guardare bene cosa espongono in vetrina. Incuriosito dalla quantità di cibarie asiatiche esposte negli scaffali, ho finalmente preso la decisione di entrare a dare una occhiata.

Sono stato positivamente colpito dalla effettiva gran quantità di prodotti ed ingredienti giapponesi. E' la prima volta che mi capita di trovare un negozio del genere.
Oggi ho comperato solo del miso (fondamentale per le zuppe di miso!).

Prossimamente è probabile che mi metta a cucinare qualche piatto della tradizione culinaria giapponese.
Dopotutto, perchè no?

mercoledì 21 aprile 2010

La tentazione

Quando si dice la tentazione............

Sono andato al supermercato e ho trovato un sacco di cose buone.
"mmm"- mi sono detto - "magari prendo un dolcetto per la mattina, perchè no?"

Si sa, spesso i supermercati fanno dei dolci "semi-artigianali" che dall'aspetto invogliano molto. Nel reparto dolci ho trovato delle cose tonde di pasta brioche (o almeno credevo) ripieni.

"mmm" - sembravano molto buoni!

Risultato:
Non erano dei dolcetti (e che ci facevano nel reparto dolci???) . Erano dei cosi di pasta sfoglia ripieni con dei wursterl e il sapore lascia un po' a desiderare.

Mai farsi tentare al supermercato, sei sicuro che alla fine prendi sempre una cantonata

martedì 20 aprile 2010

cibo della mensa

Ieri stavo un po' male, motivo per cui non sono andato a fare la spesa.
conseguentemente a ciò, non ho potuto farmi da mangiare!

ho avuto la malsana idea di andare in mensa.
Premetto che posso capire benissimo il fatto che le mense universitarie non possano focalizzarsi sulla qualità del cibo, dato che devono servire miliaia di studenti (e non solo) ogni giorno.

Ho preso dei cavolini di bruxselles.
So che a molti non piacciono, ma io non li disdegno. Beh, diciamo anche che non c'era molta scelta ieri sera e io mi sono adeguato di conseguenza....

Mamma mia che schifo! capisco tutti i discorsi sulla qualità del cibo, ma qui mi pare che non siano nemmeno capaci di cucinarli!



Almeno l'arancia era buona

lunedì 19 aprile 2010

Cioccolatini ripieni

Ecco a voi la riccetta per fare dei buonissimi cioccolatini ripieni.

Innanzitutto bisogna decidere il ripieno. Dai miei esperimenti, posso dire che i ripieni alla pera o alla fragola sono ottimi.

Prepariamo il ripieno
Si potrebbe anche usare della marmellata per il ripieno, ma a mio avviso il risultato non sarà molto buono. La marmellata, infatti, spesso risulta essere troppo dolce.

Di seguito vi spiegherò i passi per poter avere un ripieno alle fragole (dato che ora sono di stagione!). In un certo senso si fa una specie di marmellata.
  1. Prendere un quantitativo sufficiente di fragole
  2. tagliarle a pezzettini piccoli
  3. mettere il tutto in un piccolo pentolino con un po' di acqua e zucchero (non esagerare!)
  4. fate scaldare per molto tempo.
  5. onde evitare che il composto si attacchi al fondo del pentolino, mescolare continuamente
  6. quando le fragole avranno raggiunto una consistanza di una melassa, spegnere il fuoco e fate raffreddare il composto. Mi raccomando: prima di usare il ripieno, accertarsi che sia freddo!

Passiamo ora ai cioccolatini.
Dopo aver temperato il cioccolato (vi consiglio il fondente) prendete degli stampi per cioccolatino.
In commercio ne esistono di vari tipi. Andiamo da quelli in policarbonato a quelli in silicone e a quelli in metallo. Tutti vanno bene ma richiedono tempi di raffreddamento un po' diversi.

Colate la cioccolata sopra lo stampo, in modo da coprire completamente ogni singolo stampo. Battete un'attimino lo stampo in modo da far uscire eventuali bolle d'aria.

Ora rovesciate lo stampo sopra una carta forno (o sopra il pentolino dove avete temperato la cioccolata) e aspettate che il cioccolato scenda.
Quando il cioccolato smetterà di scendere, rigirate lo stampo e con una spatola togliete il cioccolato in eccesso (cioè quello che si sarà depositato tra uno stampino e un'altro).

L'operazione che abbiamo appena eseguito crea la camicia di cioccolato del cioccolatino.

Fate raffreddare per qualche minuto il cioccolato nello stampo e nel frattempo raccogliete il cioccolato perso. Eventualmente, potete anche mettere in frigo lo stampo ma non in congelatore! in quest'ultimo caso il burro di cacao uscirebbe in superficie e si formerebbe sulla parte esterna del cioccolatino una patina bianca.

Quando lo stampo e il cioccolatino si saranno ben raffreddati, inserite (sempre nello stampo) un po' del ripieno che avete fatto. Fate attenzione a non superare il livello dello stampo con il ripieno.
Mio consiglio è sempre quello di mettere poco ripieno piuttosto che abbondare.
In questo modo saremo sicuri che il cioccolatino si andrà a chiudere perfettamente.

Passiamo ora alla fase finale: la chiusura del cioccolatino.
Dopo aver inserito correttamente il ripieno, prendiamo il cioccolato temperato e versiamolo sopra lo stampo e con una spatola eliminiamo il cioccolato in eccesso; così facendo, il nostro cioccolatino avrà la parte sottostante completamente (e correttamente) livellata.

Mettiamo ora in frigo lo stampo per un po' di tempo. Con gli stampi in ferro, il tempo di attesa è all'incirca pari a 30 minuti, con lo stampo in silicone (che si raffredda molto più difficilmente) l'attesa sarà di circa 2 ore.

Purtroppo la prova del nove (un po' come sempre) sul temperaggio del cioccolato l'avrete solo alla fine.
Se sono stati temperati correttamente, i cioccolatini si staccheranno da soli (con gli stampi in policarbonato e in ferro) e in generale risulteranno molto compatti e lucidi.

Prossimamente pubblicherò anche le foto dei miei ultimi cioccolatini.

Have a nice day e alla prossima :-)

domenica 18 aprile 2010

Temperaggio del cioccolato

Eccoci qui al primo intervento tecnico del blog.
Oggi parleremo del temperaggio del cioccolato, una tecnica molto importante e fondamentale in alcune preparazioni.

Innanzitutto è necessario avere come minimo le seguenti attrezzature:
  • barretta di cioccolato
  • una bacinella (bacinella 1) dove si andrà a sciogliere il cioccolato
  • una bacinella (chiameremo bacinella 2) un po' più grande della precedente
  • carta forno o un ripiano (pulito) di un materiale dove la cioccolata non si attacca
  • una spatola sufficientemente morbida ma non troppo
Iniziamo la procedura riempiendo la bacinella 2 con dell'acqua. mettiamo a scaldare l'acqua tenendo sotto controllo la sua temperatura. nel frattempo mettiamo del cioccolato sminuzzato nell'altra bacinella.

Esistono due metodi, a mio avviso, per fare questa procedura:

  1. Sciogliere lentamente il cioccolato
  2. Effettuare due passaggi per la tempra del cioccolato (metodo classico)
Per il primo caso, ci comportiamo nel seguente modo. Se vogliamo sciogliere cioccolato fondende, è sufficiente avere una temperatura di c.a. 37 gradi; per il cioccolato al latte scendiamo verso i 30 e per il cioccolato bianco scendiamo sui 25-26. Le temperature sono riferite alla temperatura dell'acqua della bacinella 2 sulla quale andremo ad adagiare la bacinella

Sciogliere il cioccolato in questo modo è una procedura molto lenta, ma ci permette di evitare i due passaggi del caso successivo. (secondo me si risparmia comunque del tempo)

Per il secondo caso, sciogliamo il cioccolato tenendo una temperatura alta della bacinella: possiamo senza problemi alzare la fiamma (nei limiti ragionevoli). Scioglieremo il cioccolato molto velocemente ma non potremo usarlo immediatamente per le nostre preparazioni, in quanto abbiamo appena scisso i grassi dal cacao presente nella barretta.

Dopo aver sciolto tutto il cioccolato necessario, versiamo il composto su un ripiano o su un foglio (sufficientemente grande) di carta da forno.
con una spatola mescoliamo velocemente la cioccolata. In questo modo andremo a raffreddare e a reimpastare (il burro e il cacao) la cioccolata.
Quando la cioccolata sarà sufficientemente raffreddata (cioè quando farete molta difficoltà a spatolare), riversiamola nel primo catino e rimettiamo a scaldare a bagnomaria. Attenzione: la temperatura dell'acqua ora, dev'essere molto più bassa!
Prendete spunto dai valori citati per il caso precedente.

Il temperaggio della cioccolata si conclude quando la cioccolata si sarà sciolta di nuovo.
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Ed ora qualche riposta ai problemi comuni:
  • La cioccolata non mi si rapprende quando la uso per le mie riccette, come faccio? questo è il classico sintomo di una cioccolata mal temperata. Se abbiamo sciolto il cioccolato ad una temperatura troppo alta, esso non si rapprenderà più. Per ovviare a questo problema è necessario ripetere il procedimento descritto nel secondo caso.
  • Seguendo il primo procedimento, la cioccolata non mi si scioglie. Per sciogliere la cioccolata secondo il primo caso ci vuole un po' di pazienza.
  • Quando estraggo la bacinella 1 dalla bacinella 2, la cioccolata si rapprende troppo velocemente e non riesco a modellarla. in questo caso, siamo in presenza di una temperatura molto bassa della cioccolata. Scaldala un po' di più (sempre entro i limiti) e otterrai l'effetto desiderato.
  • Non potevo comperarmi una macchina per il temperaggio del cioccolato? Si, questo risolverebbe molto dei problemi, ma è mia personale opinione che ogni buon pasticciere che si rispetti dev'essere in grado di fare il temperaggio anche senza l'uso di macchine automatiche. Eppoi, che gusto ci sarebbe nel fare i nostri dolci se usassimo delle cose già pronte?

In principio fu la cioccolata

Questo è il mio primo intervento nel mio blog.
Sono anni che penso di aprire un blog ove condividere le mie esperienze culinarie.

Chi ha detto che gli scienziati sono imbranati davanti ai fornelli?
Io non ci sto.

.....e voi che dite?


ho appena fatto dei cioccolatini ripieni