E' proprio vero il detto... e quanto è vero che si applica soprattutto in cucina.
Oggi ho provato a fare la linzertorte.
Ho comperato del burro "light" al supermercato, con il risultato che l'impasto per la pasta frolla è diventato uno schifo.
non so bene che cavolo di burro abbia preso, ma era anche di "buona marca". Sarà stato pieno d'acqua. (gia normalmente il burro contiene acqua)
so per certo che il risultato (la torta) non è stato molto entusiasmante. Oh, beh, intendiamoci, il gusto è quello giusto. tutto il resto, però, non torna correttamente
La frolla è venuta fuori molto secca e i pezzettini di frolla a guarnizione sopra si sono liquefatti!
.... domani la riprovo; e mi comprerò un'altro burro.
martedì 30 novembre 2010
sabato 27 novembre 2010
Cucinare è come amare
Non credo che tutti i miei interventi nel blog debbano essere ricette.
Talvolta mi piace uscire dalla quotidianità e fermarmi a riflettere. Questo è e rimarrà sempre un blog di cucina; non mi dilungerò mai in considerazioni completamente estranee a questo argomento.
Sono 8 mesi che ho iniziato a tenere questo blog; una delle poche "buone" cose che abbia mai fatto.
Non si tratta ovviamente solo di dolci e quant'altro, ma anche di stimoli.
Bene o male, mi accorgo che tutti noi siamo portati a rifare, spesso, piatti che già conosciamo; La cultura e le tradizioni che ci circondano ci portano spesso ad impostarci una determinata cucina con determinati piatti; sempre quelli.
La portata tipica di un pranzo italiano è: Pasta - carne con contorno di verdure/formaggio - frutta e dolce.
Se non fosse per questo blog, certamente anche io finirei con il ripetermi troppo spesso (ad esempio a distanza di qualche settimana ho rifatto i canederli).
Il bello di avere un blog di cucina è che ti sprona a "fare di più"; come se fosse una sfida a mostrare la propria capacità di preparare piatti diversi.
Tutto questo non stuzzica solo il palato, ma anche la mente.
Studiare e preparare piatti derivanti da culture diverse, accresce la cultura e la cultura fa crescere la curiosità; il tutto, culinariarmente parlando, genera spesso un circolo vizioso.
Mi ha fatto molto pensare una persona che alla vista dei canederli mi ha detto: "che cosa sono?".
"Canederli" - ho risposto io; "mai sentiti nominare" - ha sentenziato lui.
Ecco quello che penso:
Ci si nasconde spesso dietro al solito "beh, ma io non c'ho tutto questo tempo". Anche io all'inizio la pensavo così.
Poi ho capito che sbagliavo; il tempo c'è sempre, e in abbondanza, se uno vuole.
Talvolta mi piace uscire dalla quotidianità e fermarmi a riflettere. Questo è e rimarrà sempre un blog di cucina; non mi dilungerò mai in considerazioni completamente estranee a questo argomento.
Sono 8 mesi che ho iniziato a tenere questo blog; una delle poche "buone" cose che abbia mai fatto.
Non si tratta ovviamente solo di dolci e quant'altro, ma anche di stimoli.
Bene o male, mi accorgo che tutti noi siamo portati a rifare, spesso, piatti che già conosciamo; La cultura e le tradizioni che ci circondano ci portano spesso ad impostarci una determinata cucina con determinati piatti; sempre quelli.
La portata tipica di un pranzo italiano è: Pasta - carne con contorno di verdure/formaggio - frutta e dolce.
Se non fosse per questo blog, certamente anche io finirei con il ripetermi troppo spesso (ad esempio a distanza di qualche settimana ho rifatto i canederli).
Il bello di avere un blog di cucina è che ti sprona a "fare di più"; come se fosse una sfida a mostrare la propria capacità di preparare piatti diversi.
Tutto questo non stuzzica solo il palato, ma anche la mente.
Studiare e preparare piatti derivanti da culture diverse, accresce la cultura e la cultura fa crescere la curiosità; il tutto, culinariarmente parlando, genera spesso un circolo vizioso.
Mi ha fatto molto pensare una persona che alla vista dei canederli mi ha detto: "che cosa sono?".
"Canederli" - ho risposto io; "mai sentiti nominare" - ha sentenziato lui.
Ecco quello che penso:
la quotidianità uccide la cucina."cucina" intesa come creatività, voglia di provare, voglia di mettersi in gioco ed imparare cose nuove.
Ci si nasconde spesso dietro al solito "beh, ma io non c'ho tutto questo tempo". Anche io all'inizio la pensavo così.
Poi ho capito che sbagliavo; il tempo c'è sempre, e in abbondanza, se uno vuole.
Cucinare è come amare... o ci si abbandona completamente o si rinuncia - Harriet Van Horne
venerdì 26 novembre 2010
Speckknoedel
Speckknoedel... ma stavolta tondi! |
A questo punto qualcuno potrebbe dire.. ehi! ma ti ripeti!!
la risposta è ni.
Quando un piatto è buono, perchè non rifarlo?
Fare i canederli, dopotutto, è molto semplice!
Prendete la ricetta del rotolo di speckknoedel ed arrivate fino al punto in cui avete preparato l'impasto. Con quelle proporzioni si possono creare 12 canederli tondi grandi.
Preparate una pentola con dell'acqua e mettetela a scaldare. Preparate una padella nella quale mettete a soffriggere dello speck (soffriggete giusto un po', altrimenti poi, quando rosolerete i canederli, lo speck diventerà secco).
Nel framentre, invece di fare un rotolo, prendiamo una manciata dell'impasto e facciamo una pallina. Da notare che l'impasto si attaccherà al palmo della vostra mano ed è quindi importante infarinarsi almeno le parti che verranno a contatto con l'impasto.
Quando avrete fatto tutte le palline, buttateli a cucinare dentro l'acqua calda. un minuto o due sono più che sufficienti. Ora prendeteli e metteteli nella padella con lo speck a rosolarsi.
et voilà, la cena è servita.
martedì 23 novembre 2010
gnocchetti tirolesi con speck (Spätzle mit Speck)
Non sempre è necessario adoperarsi chissà quanto per ottenere dei buoni (gustosi!) risultati in cucina.
Ingredienti:
- 80g di gnocchetti verdi tirolesi
- speck
Prendete lo speck e saltatelo in padella con un po' di olio (mai abbondare!). Quando si sarà ben rosolato, versateci gli gnocchetti e saltateli finchè non prenderanno un bel colorito verde scuro.
buon appetito ;-)
mercoledì 17 novembre 2010
Semifreddo al torroncino
Si avvicinano le feste e magari avete ancora del vecchio torrone dall'anno scorso?
beh, magari non tutti, ma io avevo ancora una stecca di torrone morbido dall'anno scorso.
Ecco l'idea: perchè non fare un semifreddo al torroncino?
Iniziamo con gli ingredienti:
ebbene si, tutto qui!
prendete il torrone morbito, tagliuzzatelo con le mani e mettetelo in una pentola. aggiungeteci mezzo bicchiere d'acqua, altrimenti non si scioglierà bene.
Dopo averlo fatto bollire per 7-10 minuti (mi raccomando, mescolate, altrimenti si attaccherà tutto), in una bacinella montate con la frusta i 3 tuorli.
versateci a filo il torrone sciolto (caldo) nel mentre continuate ad usare la frusta elettrica. State attenti a non incorporare anche le mandorle/nocciole che potrebbero trovarsi dentro.
Dopo aver versato il tutto dentro, mettete le nocciole da una parte: dovrete triturarle!
Ora prendete la bacinella e ponetela a scaldare in bagnomaria. Nel mentre è a bagnomaria, continuate ad usare la frusta.
Continuate con la frusta, fintanto chè non vi sembrerà che il composto prenda una consistenza un po' collosa. Nel mentre, incorporate anche le nocciole/mandorle precedentemente messe da parte.
Quando il tutto vi sembrerà sistemato, prendete la panna e montatela:
Ricordo che la panna deve essere fredda per essere montata!
Ora, incorporate i due composti tra di loro e mescolate bene.
Ponete in una tortiera lunga e stretta (preventivamente ricoperta con la carta da forno) e mettete in congelatore per almeno 6 ore.
buon dolce :-)
Volevo ora fare una considerazione sul risultato ottenuto. Come si evince facilmente dalla foto, il semifreddo si è suddiviso in tre strati. dal basso verso l'alto abbiamo: panna, torrone, uova.
Ebbene, si, non si è amalgamato.
Mi sa che la prossima volta dovrò cercare di amalgamare il tutto meglio. La cosa mi stupisce un po', ma nemmeno più di tanto. Il composto che avevo messo in frigo era troppo liquido. Per questo motivo, le tre parti son riuscite a separarsi (congelano anche diversamente) e a posizionarsi secondo la loro densità. (la vera parte sopra è lo strato di panna, l'uovo, invece, s'è adagiato sul fondo)
Probabilmente il torroncino fuso era ancora troppo liquido. la prossima volta* cercherò di scaldarlo di più.
*si, ci sarà una prossima volta ;-)
beh, magari non tutti, ma io avevo ancora una stecca di torrone morbido dall'anno scorso.
Ecco l'idea: perchè non fare un semifreddo al torroncino?
Iniziamo con gli ingredienti:
- torrone morbido 200g
- panna fresca da montare 200g
- 3 tuorli
ebbene si, tutto qui!
prendete il torrone morbito, tagliuzzatelo con le mani e mettetelo in una pentola. aggiungeteci mezzo bicchiere d'acqua, altrimenti non si scioglierà bene.
il pentolino dev'essere sufficientemente capiente |
versateci a filo il torrone sciolto (caldo) nel mentre continuate ad usare la frusta elettrica. State attenti a non incorporare anche le mandorle/nocciole che potrebbero trovarsi dentro.
Dopo aver versato il tutto dentro, mettete le nocciole da una parte: dovrete triturarle!
Ora prendete la bacinella e ponetela a scaldare in bagnomaria. Nel mentre è a bagnomaria, continuate ad usare la frusta.
Onde evitare problemi, potete anche scaldare l'acqua del pentolino sotto, poi spegnere e solo dopo usare la frusta. |
Quando il tutto vi sembrerà sistemato, prendete la panna e montatela:
la panna è montata! |
Ricordo che la panna deve essere fredda per essere montata!
Ora, incorporate i due composti tra di loro e mescolate bene.
Ponete in una tortiera lunga e stretta (preventivamente ricoperta con la carta da forno) e mettete in congelatore per almeno 6 ore.
buon dolce :-)
si, il risultato non è stato quello voluto |
Volevo ora fare una considerazione sul risultato ottenuto. Come si evince facilmente dalla foto, il semifreddo si è suddiviso in tre strati. dal basso verso l'alto abbiamo: panna, torrone, uova.
Ebbene, si, non si è amalgamato.
Mi sa che la prossima volta dovrò cercare di amalgamare il tutto meglio. La cosa mi stupisce un po', ma nemmeno più di tanto. Il composto che avevo messo in frigo era troppo liquido. Per questo motivo, le tre parti son riuscite a separarsi (congelano anche diversamente) e a posizionarsi secondo la loro densità. (la vera parte sopra è lo strato di panna, l'uovo, invece, s'è adagiato sul fondo)
Probabilmente il torroncino fuso era ancora troppo liquido. la prossima volta* cercherò di scaldarlo di più.
*si, ci sarà una prossima volta ;-)
giovedì 11 novembre 2010
salsa ai funghi
Ho dimenticato di presentare la mia salsa ai funghi.
Non ci sono ingredienti da segnalare.... saranno i funghi i nostri ingredienti!
Per 3 persone, ho preso una scatola di funghi freschi tagliati al supermercato. (beh, credo che ogniuno sappia farsi un po' i conti su quanti funghi prendere)
Prendere una pentola antiaderente (vedi figura). aggiungere olio e un filino d'acqua. Mettere il 90% funghi desiderati nella padella e accendere il fuoco.
Il rimanente 10% lo prendiamo e lo mettiamo in un tritatutto.
Tritiamo per bene i funghi e poi mettiamoli a cuocere nella padella con tutto il resto.
I funghi nella pentola, ovviamente, vanno salati e cosparsi di prezzemolo.
Il risultato sarà una salsa molto scursa con pezzi di funghi interi.
funghi in preparazione |
Per 3 persone, ho preso una scatola di funghi freschi tagliati al supermercato. (beh, credo che ogniuno sappia farsi un po' i conti su quanti funghi prendere)
Prendere una pentola antiaderente (vedi figura). aggiungere olio e un filino d'acqua. Mettere il 90% funghi desiderati nella padella e accendere il fuoco.
Il rimanente 10% lo prendiamo e lo mettiamo in un tritatutto.
Tritiamo per bene i funghi e poi mettiamoli a cuocere nella padella con tutto il resto.
I funghi nella pentola, ovviamente, vanno salati e cosparsi di prezzemolo.
Il risultato sarà una salsa molto scursa con pezzi di funghi interi.
rotolo di speckknoedel
Speckknoedel mit funghi! |
La ricetta che segue, dunque, è la stessa per fare i canederli a pallina.
Ingredienti:
- 350g pane a grano duro
- 100g speck
- mezza cipolla bianca (circa 40g)
- un uovo
- un bicchiere di latte
- 50g farina
- noce moscata, sale e pepe
Innanzitutto è necessario tagliare il pane a dadini molto piccoli. Nel mentre (eh, si, è una operazione molto lunga!) rosolate lo speck con la cipolla su una pentola.
Quando avrete tagliato tutto il pane, ponetelo a rosololare anch'esso nella stessa pentola ove avete messo la cipolla e lo speck
il pane a dadini viene messo a rosolare |
Aggiungete un uovo (intero) e mescolate, in modo che il tutto si amalagami bene.
Infinge, aggiungete 50g di farina e mescolate.
A questo punto avete fatto la pasta per i canederli. Vediamo ora come creare il nostro rotolo.
Prendete un foglio di carta forno sufficientemente ampio. Versate al centro il vostro composto (che dovrà essere non troppo liquido!).
aiutandovi con le mani, date al composto una forma a cilindro.
speckknoedel insachettato come un salame!! |
Quindi arrotolatelo sulla carta forno e chiudete bene ai lati. Nell'immagine qui sopra, ho chiuso la carta con degli stuzzicadenti. Eventualmente, si può usare anche dello spago da cucina.
Fate bollire l'acqua e buttateci dentro il vostro "salame". Fate cuocere per 10 minuti circa e poi toglietelo dalla pentola, facendo molta attenzione a non spaccarlo!
Io ho preso due mestoli grandi e l'ho "tirato su" così. Non si è spaccato.
Aprite ora il vostro speckknoedel insacchettato e fatelo raffreddare. Quando la temperatura sarà sufficientemente scesa, tagliatelo a fette con un coltello senza seghetto (altrimenti si sfalderà tutto!).
speckknoedel tagliato e pronto per il trasporto. Eh, si, non l'ho mangiato a casa mia, l'ho portato via. |
Servite utilizzando la salsa ai funghi.
ps: a breve la ricetta per i semmelknoedel. li ho fatti stasera, ma li mangerò domani.
lunedì 8 novembre 2010
calamari ripieni
Al supermercato non vendevano delle seppie molto grandi. Se vi capita, prendete quelle più grandi |
la preparazione è molto semplice e non richiederà alcuna particolare maestria.
Ingredienti:
- 16 calamari già lavati
- 150g pane (farina di grano duro)
- 1 uovo
- 1 cipolla piccola
Ripieno
Tagliate a dadini molto molto piccoli il pezzo di pane.prendete i tentacoli dei calamari e triturateli a parte.
Ora prendete una cipolla piccola e tagliatela finemente. Mettete la cipolla e i calamari in una pentola antiaderente e fate soffriggere assieme ad un po' di olio extravergine d'oliva.
inserite ora, nella pentola, i pezzi di pane e fate soffriggere anch'essi.
Quando vi sembrerà ben amalgamato, riponete il tutto in una terrina. Aggiungeteci un uovo intero e mescolate bene.
Riempimento
Prendete i calamari e riempiteli con il composto appena fatto.Non riempite eccessivamente i calamari, altrimenti, durante la cottura, si potrebbero distruggere. Infine, mettete uno stuzzicadente in modo da chiudere il calamaro dall'imboccatura da dove avete inserito il ripieno.
Una volta riempiti tutti i calamari, prendete la pentola, metteci un po' di olio e cipolla (ed un filino d'acqua) e cuoceteli. Per far si che si cuociano bene, girate i calamari in modo tale che si cucinino da entrambi i lati.
Quando l'acqua sarà evaporata completamente, spegnete il fuoco e...
servite :-)
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