lunedì 24 gennaio 2011

Cibo edulcorato, modificata la legge? NO

Per dovere di cronaca, metto qui di seguito il link ad un articolo del corriere della sera ove si spiega come la legge sul cibo edulcorato non è stata eliminata.
Di conseguenza, il post che avevo messo è da considerarsi non più valido.

La terza sezione penale della Suprema Corte ha di fatto ribaltato la decisione che lei stessa (ma con altri magistrati) aveva preso lo scorso febbraio.

La disciplina in tema di tutela degli alimenti contenuta nella legge 283 del 1962 — è scritto — non rientra fra quelle abrogate dalla legge 246 del 2005 (la cosiddetta taglia-leggi, ndr) e relativi decreti attuativi

Vedasi l'articolo sul sito del corriere della sera.

mercoledì 19 gennaio 2011

Risotto al tastasal






Domenica ho voluto provare un famoso piatto veronese: il risotto con il tastasal.

Innanzitutto, per chi non sapesse, "tastasal" deriva da due parole in dialetto veneto: "tasta" e "sal". Il nome potrebbe essere tradotto in italiano come "assaggiare il sale", ma ovviamente non rende allo stesso modo. :-)

Il tastasal è fatto con la stessa carne del salame e, anticamente, si faceva il riso con questo preparato per assaggiare se la quantità di sale e pepe del composto fosse corretta prima di insaccare il tutto (e fare il salame).

Oggi come oggi potete trovare il tastasal in qualsiasi bottega o supermercato di Verona e dintorni. Io sono più fortunato... non devo nemmeno andarlo a comperare, grazia a mia morosa :-)

Il seguente piatto è stato preparato, infatti, da lei;
Il rapporto tra riso e tastasal è il fulcro della ricetta. Vi sono molte varianti al riguardo. Quella che vi propongo, ha un rapporto 1:1. Tendenzialmente, però, si usa meno tastasal rispetto alla quantità di riso.

Ingredienti (per 7 persone):

  • 600g di tastasal
  • 600g riso
  • brodo vegetale

La preparazione inizia con la cottura del tastasal.
Con un cucchiaio di legno, spezzettatelo in piccoli pezzi. Quando vi sembrerà che si sia cotto un po', aggiungeteci il riso.


Mescolate, mescolate e mescolate ancora in modo che il riso si amagami bene con il vostro tastasal.

A questo punto, inizia la cottura del riso come tradizionalmente si fa. Aggiungete un po' di brodo vegetale e mescolate.
Continuate con quest'ultima operazione fin quando lo troverete necessario (tendenzialmente ci vogliono 15 minuti per cuocere il riso, ma dipende dal riso che avete usato).

Infine, effettuate la mantecatura del risotto e servite.





Come gusto, il risotto al tastasal è molto saporito. Chi non lo ha mai assaggiato, potrebbe trovarlo forse molto salato o pepato.
A me piacque molto fin dalla prima volta e devo dire che il risotto in questione ha il brutto difetto di essere "pesante".

Purtroppo non si può mangiare molto spesso (contiene molti grassi); consiglio di mangiarlo durante i periodi freddi (autunno-inverno); d'esate potrebbe non essere così ben accolto.


enjoy ;-)

Involtini di salmone affumicato





Vediamo ora un piatto veloce veloce da fare.
Si tratta di palline di riso arrotolate su striscie di salmone affumicato ed accompagnati con dell'insalata.

Ingredienti:
  • 200g riso thai
  • 200g d'acqua
  • insalata
  • salsa al tonno e olive nere
  • limone

Iniziamo tostando il riso. Versate il riso su un pentolino, accendete il fuoco e fate tostare un po'.
Nel frattempo, prepariamo il letto di insalata su un piatto
Versate l'acqua dentro il pentolino e con il coperchio chiuso, tenete il vostro riso una quindicina di minuti con il fuoco medio-basso.


Una volta cotto, mettete un cucchiaio (non da caffè, ma di quelli un po' più grandi) di salsa dentro la pentola e mescolate velocemente in modo che si distribuisca uniformemente.

Con le mani bagnate di aceto, formate delle palline di riso (con l'aceto non si attaccherà il riso). Consiglio l'aceto di riso o, in alternativa, quello di mele (sono quelli meno forti).


Nel frattempo tagliate striscioline di salmone affumicato e spargetevi un po' di limone sopra. Spruzzate un po' di limone anche sulle foglie di lattuga.

Fatte le palline di riso, arrotolate una striscetta di salmone attorno
A questo punto, siamo oramai alla fine: prendete un cucchiaino e per ogni pallina mettete una puntina di salsa. Infine prendete delle foglioline di insalata e metteteli a mo' di decorazione sopra la salsa. (in questo modo staranno in piedi)


Alcuni di voi potrebbero pensare che si tratti di un piatto giapponese, ma non è così. Certamente l'idea l'ho presa da conoscenze pregresse sulla cucina giapponese, ma il sapore e gli ingredienti usati non sono certamente tipici loro.

Innanzitutto il riso non è stato insaporito con zucchero ed aceto. Il pesce utilizzato non è stato marinato come di consueto e abbiamo usato dell'insalata e della salsa di maionese con olive nere.

Bisogna stare molto attenti a non eccedere con quest'ultimo ingrediente. Il suo gusto è molto forte e potrebbe coprire tutto il resto. Cercate sempre di non abbondare perchè è il lieve sapore amaro delle olive nere che farà risaltare il gusto del vostro salmone affumicato!

buon appetito

lunedì 17 gennaio 2011

Cibo edulcorato, modificata la legge?

edit: rettifica su un'altro post.

Leggo con apprensione una notizia sia sul corriere che sulla repubblica, i due maggiori quotidiani in Italia.

repubblica: tagliata la legge
corriere: eliminata la legge

Praticamente, si fa riferimento ad una legge del 1962. In soldoni, la legge dichiara che è reato vendere cibo avariato e prevede delle pene non solo pecuniarie per questo.

Cosa è successo:
Con una delle ultime leggi, il ministro Calderoli (ministro della semplificazione) ha cancellato le norme che venivano prima del 1970, fatte salve tutti  i provvedimenti  che rechino  in epigrafe la dicitura  "codice" o " testo unico" (legge 246/05, articolo 14, comma 17).

Quindi??
Quindi io non sono un esperto di diritto. Leggendo in giro vi sono pareri discordanti.
Se è pur vero che Repubblica ha pubblicato un contro-articolo spiegando che si tratta di una mala interpretazione, il Corriere ha pubblicato un'altro articolo spiegndo passo passo il perchè.

Il succo:
Il problema è solo se nella legge in questione vi sia in epigrafe la dicitura "codice" o "testo unico". Tutti sono però uninanimi a dire che una assoluzione in tale materia si è già avuta: pare che un tizio si sia salvato in cassazione per una accusa riguardo larve nelle alici. (che schifo!!)

La cosa è molto grave! Le voci discordanti dicono che o vi è stata una mala interpretazione della legge o che la legge effettivamente è stata cancellata.

Io sposo il punto di vista de Il corriere, giornale che considero sempre molto equilibrato. Certamente capiterà anche a loro di sbagliare, eh, sia ben chiaro, ma la loro spiegazione mi sembra più convincente.

Consiglierei di leggere l'articolo in questione, ma nel caso, leggetevi queste due righe finali:
La 283/1962 non è un testo normativo che reca in epigrafe la denominazione “testo unico”». In più, desta allarme un’ulteriore considerazione: l’articolo 6 della legge, e cioè la norma che stabilisce le sanzioni penali, è stato modificato dall’articolo 4 della legge 26 febbraio 1963 numero 441, la cui epigrafe recita: «Modifiche ed integrazioni alla legge 30 aprile 1962, n. 283, sulla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande… ». E in questo caso la denominazione “testo unico” non c’è proprio.
Siamo nei guai?
io spero di no... qualcuno dei lettori sa rispondermi al riguardo? (evitiamo i commenti politici)

mercoledì 12 gennaio 2011

Il millesimo visitatore

Non pensavo sarei mai arrivato così tanto avanti!
"mille e non più mille"

Con oggi il blog arriva a 1000 (mille!!) visualizzazioni.
Non male per un blog che è iniziato ad aprile dell'anno scorso :-)

mercoledì 5 gennaio 2011

La calza della befana (no latticini)

"Epifania Epifania, tutte le feste me porta via"

La calza della befana!

Ho pensato molto a che dolce avrei potuto creare per l'Epifania. Nella mia tradizione, il giorno dell'Epifania, la Befana porta i dolci; Quale migliore occasione allora per inventarsi un dolce a forma di calza di befana?

E' molto semplice, ma richiede un po' di "velocità" per alcune fasi di lavorazione.

Ingredienti:
  • 3 uova
  • 120g zucchero
  • 120g farina
  • zucchero a velo
  • cacao in polvere
  • 400g di crema di marroni
  • un goccio di cointreau
  • un po' di torrone bianco

Iniziamo con il pensare alla crema; Prendete 300g di crema di marroni e mettetela in un pentolino; La crema di marroni è solitamente troppo densa, quel che faremo è ammorbidirla un po'.

Prendete un po' di acqua (molto poca!) e aggiungeteci un cucchiaio di zucchero. Mettete a scaldare. Quando sarà bollente, versatela dentro la bacinella dove si troverà la vostra crema di marroni.
Mescolate bene in modo che sciolga in modo uniforme.
nuova crema di marroni!

Continuiamo facendo la pasta per il nostro rotolo.
Sbattete le uova con lo zucchero e poi, come già visto in precedenza, versateci dentro qualche cucchiaio di acqua bollente (per insaporire, mettete dentro all'acqua bollente anche un cucchiaio di cointreau
) per far crescere il composto.

Quando il composto vi sembrerà sufficientemente spumeggiante, incorporatevi la farina lentamente con un cucchiaio (in questo modo, non smonterete il tutto).

Versate il tutto in una teglia e infornate a 175gradi per 10-15 minuti.

Passato il tempo necessario, sfornate, togliete la carta forno (quindi, girate la vostra pasta biscotto) e spalmate la crema precedentemente creata.
pasta biscotto con la crema
Ora, prima che il tutto si raffreddi troppo, arrotolate la vostra pasta biscotto aiutandovi con la carta forno sulla quale l'avete appoggiata.
Non preoccupatevi se si toglieranno dei pezzettini di pasta anche dal lato in cui l'avete appoggiata; è tutto normale, quando è caldo.
ecco il rotolo, ma non è ancora finita!
Dato che la forma che vogliamo dare al nostro dolce è di "scarpa/calza", dobbiamo effettuare dei tagli in modo da ottenere due parti di rotolo che, attaccate assieme diano l'effetto desiderato. (si veda la successiva foto)
la nostra scarpa (a destra) e i pezzi tagliati (a sinistra)
Controllate bene che le due parti combacino bene. Quando si raffredderà il tutto, si attaccheranno un po'.
Iniziamo ora la parte di decorazione, la parte più divertente.

Innanzitutto, assicuratevi che le parti in cima e in fondo del rotolo siano ripiene di crema di marroni. Per questo motivo, usate la crema di marroni non sciolta per la crema del rotolo. Questa crema sarà molto più densa e vi permetterà di coprire bene le due parti.

dopo aver riempito, livellate con un coltello

Passate con un coltello per appiattire le due parti.
Ora, passate una mano di zucchero a velo su tutto il dolce. Dopodichè, mettete tre striscette di carta forno sopra (come in figura)

facciamo le strisce
e passate con il cacao. Frantumate ora dei pezzettini di torrone
frantumiamo il torrone dentro ad un sacchetto di plastica.

e mettiamo i frammenti sulle fasce "bianche" del nostro dolce.
Il risultato sarà il seguente:
mmmmm che bontà, o no?
Terminiamo tagliando delle striscette di mandorlato in piccoli pezzi; li useremo come decorazione.
la calza s'appoggia su un tappeto di neve di mandorlato!
Decorate a fantasia;
aspettate almeno un'oretta prima di mangiare. In questo modo il rotolo assorbirà bene il gusto dei marroni.

enjoy

domenica 2 gennaio 2011

Castello di cioccolata ed arancia amara (no latticini)


Per l'ultimo dell'anno mi sono dilettato a fare castelli ;-)

Dato uno stampo, possiamo decidere quale sia l'accoppiata di gusti migliori per un determinato evento.
Sono dell'idea che talvolta il marzapane potrebbe essere la soluzione non ottimale per certe serate; ci sono persone che, ad esempio, non lo riescono a sopportare.

Vediamo dunque una ricetta molto semplice per fare un bel castello con cioccolato ed arancia amara.

Non riporterò gli ingredienti per la crema all'arancia, nè gli ingredienti per il pan di spagna a forma di castello, nè per la ghiaccia all'arancia. Basta seguire i precedenti link per avere le relative ricette

Ingredienti aggiuntivi:
  • 100-150g cioccolato fondente

Dopo aver seguito la relativa ricetta, sfornate il vostro castello.
Tagliatelo in tre zone ed aggiungetevi la crema all'arancia, utilizzando il seguente escamotage:

 effettuate un taglio più profondo in modo da create una specie di sezione circolare più profonda rispetto al taglio previsto. Riempite bene con la crema di arancia. Tenete da parte il pan di spagna ritagliato dalla sezione circolare.

Ricomponete il tutto e sciogliete la cioccolata.

Con un pennellino, pennellate il vostro castello senza abbondare troppo nelle parti con la cioccolata. Deve rimanere uno strato leggero leggero di cioccolata.

Spezzettate i precedenti ritagli di pan di spagna e poneteli attorno al vostro castello: serviranno a fare i "cespugli" attorno.

Quando avrete finito con la cioccolata, versatene anche un po' sopra i vostri "cespugli".

Create ora la ghiaccia all'arancia, come previsto nella relativa ricetta.
Versate la ghiaccia un po' sopra il vostro castello e attaccate eventuali pezzi di marzapane (io ci ho fatto la porta principale e due "scritte")

Versate anche un po' di ghiaccia sull'entrata del castello.

Facoltativo:
Aggiungete ora del colorante verde alla vostra ghiaccia (non cambierà assolutamente il gusto!) e decorate i cespugli e l'entrata come in figura.

L'idea è quella di dare l'impressione di erba verde attorno al castello; saranno dei cespugli verdi innevati ;-)


Dopodichè, potete continuare a decorare a piacimento il vostro castello. Ad esempio, io, in alto sui torrioni, ho deciso di mettere delle goccie di cioccolata (attaccate con la glassa/ghiaccia).

La scritta è stata fatta usando delle palline di zucchero (quelle grigie e dure che si trovano in tubetto nel reparto dolci dei vostri supermercati) sulle quali ho versato della cioccolata.
Si veda inoltre come sono stati fatti i cespuglietti: in primis i cespugli vengono velocemente imbevuti nella cioccolata (ho preso i cespugli e gli ho immersi leggermente e velocemente nella teglia ove ho sciolto la cioccolata) dopodichè ho versato la ghiaccia bianca. In alcune zone ne è caduta di più, in altre di meno. Infine sono passato con la ghiaccia verde (ma ne ho messa molto poca).

Sta al vostro occhio decidere la quantità.

buon appetito.... e Buon Anno a tutti!

Ghiaccia al sapore di.... (senza latticini ovviamente)

Soprattutto durante le feste natalizie, si fanno molti dolci che richiedono la presenza di una "ghiaccia".
Essa ha il compito apparire come se fosse una colata di neve sopra il dolce oppure ha il compito di "attaccare" pezzi di pan di spagna e/o di marzapane tra loro.


Talvolta è opportuno dare un determinato sapore alla ghiaccia.

Ingredienti:
  • 1 albume
  • tanto zucchero a velo
  • sapore voluto

Vediamo in dettaglio come si fa ad avere il sapore voluto.
Innanzitutto si mette un albume e si aggiunge un po' di zucchero a velo. Si mescola bene in modo tale da rendere il tutto una crema bella densa.

Probabilmente la quantità di zucchero inserito non sarà sufficiente e ne avrete da aggiungere altro. Prima di tale operazione, suggerisco di inserire "l'insaporitore".

Di seguito, vi presento alcune idee per insaporire la ghiaccia. Le ho già provate e vi posso assicurare che con il giusto mix, saranno veramente deliziose:
  • Ghiaccia al limone: grattare delle buccia di limone (abbastanza) dentro il composto.
  • Ghiaccia al limone: aggiungere un goccino (veramente molto poco) di limoncello; utile se i vostri amici apprezzano il limoncello. D'altro canto, necessiterete di molto più zucchero.
  • Ghiaccia al limone e cocco: aggiungere il goccino di limoncello e una spolveratina di cocco in scagliette (che si trovano facilmente in bustina al supermercato).
  • Ghiaccia all'arancia: aggiungete della buccia gratuggiata di arancia oppure un dolcificante all'arancia.
  • Ghiaccia senza sapore: è sufficiente non aggiungere niente :-)

In generale, ho notato che fare molta ghiaccia non comporta di per sè alcun problema. Se ve ne rimarrà, dopo aver decorato il vostro dolce, potete sempre metterla in tavola come "creama" aggiuntiva per il vostro dolce.

I vostri ospiti apprezzeranno :-)